Si tratta di un esperimento unico nel suo genere, che permetterà a cittadine e cittadini, associazioni, movimenti, lavoratrici e lavoratori, delegate e delegati sindacali, solidali, di divenire parte dell’assemblea della cooperativa, e poter esercitare un controllo sociale sul processo di reindustrializzazione.
Abbiamo seguito da subito la vertenza della fabbrica di Campi Bisenzio, emblema di un sistema produttivo ed economico asservito alle logiche del profitto e che ha visto un’azienda delocalizzare la produzione dopo aver sfruttato un territorio e anche usufruito di incentivi pubblici. Abbiamo visto l’arroganza di un management che licenzia i lavoratori e le lavoratrici tramite un messaggio su una chat, nell’indifferenza e inerzia delle istituzioni politiche: ci siamo indignate e siamo insorte insieme a loro.
Negli ultimi 2 anni abbiamo attraversato insieme al collettivo dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ex GKN le piazze di tante città per chiedere un radicale cambio nelle politiche industriali del paese affinché tengano insieme l’emergenza climatica e i diritti sul lavoro.
Siamo stati insieme nelle manifestazioni e nelle lotte a difesa dei territori e contro l’economia di guerra e dello sfruttamento.
Crediamo che un modello di sviluppo alternativo, che non si svolga in contrasto con l’utilità sociale o in modo da arrecare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana (att.41 della Costituzione) sia possibile e che oggi sia necessario e urgente convergere in un processo di costruzione dal basso di un sistema di relazioni sociali ed economiche solidali, n e che portino sviluppo nel pieno rispetto dell’ambiente e dei diritti delle persone.
Siamo convinti che in tanti e tante, singole e associate, a Pisa e provincia siano pronti a sostenere questo progetto di “Fabbrica pubblica socialmente integrata per la produzione di cargo-bike e di pannelli fotovoltaici” e che la risposta debba essere collettiva. Per questo lanciamo congiuntamente sul nostro territorio di riferimento una campagna di sostegno all’azionariato popolare di GFF con le modalità che seguono.
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato: