Il Distretto di Economia Solidale Altro Tirreno, Exploit, Il Chicco di Senape, Micromag Altro Tirreno, Una città in comune rispondono all’appello del Collettivo di Fabbrica GKN a sostegno della Campagna “100 per 10.000” di azionariato popolare della neonata cooperativa GFF

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Si tratta di un esperimento unico nel suo genere, che permetterà a cittadine e cittadini, associazioni, movimenti, lavoratrici e lavoratori, delegate e delegati sindacali, solidali, di divenire parte dell’assemblea della cooperativa, e poter esercitare un controllo sociale sul processo di reindustrializzazione.

Abbiamo seguito da subito la vertenza della fabbrica di Campi Bisenzio, emblema di un sistema produttivo ed economico asservito alle logiche del profitto e che ha visto un’azienda delocalizzare la produzione dopo aver sfruttato un territorio e anche usufruito di incentivi pubblici. Abbiamo visto l’arroganza di un management che licenzia i lavoratori e le lavoratrici tramite un messaggio su una chat, nell’indifferenza e inerzia delle istituzioni politiche: ci siamo indignate e siamo insorte insieme a loro.

Negli ultimi 2 anni abbiamo attraversato insieme al collettivo dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ex GKN le piazze di tante città per chiedere un radicale cambio nelle politiche industriali del paese affinché tengano insieme l’emergenza climatica e i diritti sul lavoro.

Siamo stati insieme nelle manifestazioni e nelle lotte a difesa dei territori e contro l’economia di guerra e dello sfruttamento.

Crediamo che un modello di sviluppo alternativo, che non si svolga in contrasto con l’utilità sociale o in modo da arrecare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana (att.41 della Costituzione) sia possibile e che oggi sia necessario e urgente convergere in un processo di costruzione dal basso di un sistema di relazioni sociali ed economiche solidali, n e che portino sviluppo nel pieno rispetto dell’ambiente e dei diritti delle persone.

Siamo convinti che in tanti e tante, singole e associate, a Pisa e provincia siano pronti a sostenere questo progetto di “Fabbrica pubblica socialmente integrata per la produzione di cargo-bike e di pannelli fotovoltaici e che la risposta debba essere collettiva. Per questo lanciamo congiuntamente sul nostro territorio di riferimento una campagna di sostegno all’azionariato popolare di GFF con le modalità che seguono.

Le azioni in vendita hanno il costo di 100 euro, ma possono essere acquistati solo pacchetti di 5 azioni per un costo di 500 euro. I dettagli sulle modalità si possono leggere al link https://insorgiamo.org/

Noi ci proponiamo di favorire la partecipazione delle persone che possono o vogliono investire solo piccole somme nel modo che segue:

le persone interessate, entro il 23 dicembre 2023, fanno un versamento sul conto corrente di Banca Etica IBAN IT30I0501802800000011624350 intestato a Distretto di Economia Solidale Altro Tirreno specificando nella causale: ”Donazione progetto Azionariato GFF”;

Se la somma delle donazioni è maggiore o uguale a 500 euro, DES AT presenta la domanda di ammissione a socia finanziatrice per persone giuridiche, entro il 31 dicembre 2023;

Se GFF accoglie la domanda allora DES AT formalizza l’acquisto altrimenti il denaro raccolto viene versato nella Cassa di resistenza ex-GKN.

Le persone donatrici potranno autorizzare DES AT a inviare, all’indirizzo e-mail che avranno indicato, le informazioni sull’acquisto delle azioni e, successivamente, sull’uso del voto corrispondente alle azioni acquistate.

DES AT si impegna a non ritirare gli eventuali dividendi delle azioni acquistate, ma a lasciarli nel capitale di GFF.

Giovedì 14 dicembre proponiamo un momento di socialità con un apericena in cui incontrarci, discutere per spiegare i dettagli dell’azionariato popolare e a cui le donatrici e i donatori potranno partecipare per donare di persona.

Cogliamo l’occasione per ricordare che i licenziamenti sono ripartiti e diventerebbero definitivi dal 1 gennaio 2024, ma il Collettivo di Fabbrica vuole fermarli e per questo ha organizzato un capodanno in fabbrica intitolato “Verso l’ora X” chiedendo a gruppi di supporto, movimento sindacale, realtà solidali, artiste/i, intellettuali, a tutte e tutti – di partecipare perché questa esperienza unica nel suo genere continui ad esistere e a dimostrare che un altro mondo è possibile. Da Pisa ci saremo.

Link per scaricare il comunicato :

campagna azionariato GFF

OSSERVAZIONI AL PIANO STRATEGICO NAZIONALE

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Cari soci, vi invitiamo a leggere a QUESTO LINK il comunicato stampa della coalizione #cambiamo agricoltura che sottolinea la scottante delusione nei confronti della gestione del confronto con la società civile sul tema del Piano Strategico Nazionale.
L’apparente disponibilità all’ascolto del Ministro Patuanelli non si è tradotta concretamente in alcuna deviazione dagli interessi delle lobby agroindustriali, a partire dai sindacati di categoria.
Una occasione persa. Non rimane che sperare in un atteggiamento coerente della Commissione UE che dovrà esaminare le proposte dei Governi: le strategie Farm to Fork e Biodiversity 2030 verrebbero altrimenti drasticamente smentite.
Nel comunicato stampa, come a volte succede quando i tempi di redazione e revisione sono convulsi, sono scomparsi i contributi della Rete. Li trovate comunque nel documento allegato che riporta le osservazioni spedite ai Ministri italiani e ai funzionari della Commissione EU.
Ci trovate disponibili per qualsiasi chiarimento.
Ada Rossi, Giuseppe De Santis, Claudio Pozzi

Costituita a Roma la RIES Rete Italiana per l’Economia Solidale

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Sabato e domenica 18 e 19 gennaio 2020 è stata fondata la nuova rete nazionale che raggruppa associazioni, reti, imprese da tutti i territori.

Sono 22 i soci fondatori della nuova associazione che sabato 18 gennaio a Roma hanno sottoscritto l’atto costitutivo della Rete Italiana per l’Economia Solidale (RIES). La nuova Rete segna un punto di arrivo e di svolta fondamentale per tutto il mondo dell’Economia Solidale che per circa vent’anni ha operato attraverso una rete informale, la RES, e che dopo un lungo dibattito ha scelto di riconoscersi in un unico soggetto formalmente costituito.

La RIES potrà così essere l’associazione ufficiale di riferimento e il luogo di aggregazione di realtà diverse ma mosse da principi e obiettivi comuni, capace sia di confrontarsi con le istituzioni e gli enti pubblici, sia di relazionarsi con la società civile, con la finalità di promuovere e diffondere cultura e pratiche di Economia Solidale.

L’evento, organizzato su due giorni, ha visto una quarantina di partecipanti. Il pomeriggio di sabato  è stato dedicato all’approvazione dello statuto e alla composizione dei vari organi per via elettiva, mentre il giorno successivo l’assemblea ha aperto la discussione a tutte le realtà che intendono entrare in relazione e avvicinarsi al nuovo soggetto nazionale. Un dibattito molto partecipato e ricco di spunti e aspettative che costituiranno la base e il piano di lavoro della neonata associazione – identità e visione, percorsi unitari, valorizzazione territoriale, modelli di economia solidale, finanza etica, formazione, rapporti con altri movimenti e gruppi nazionali e internazionali -, con il dichiarato obiettivo finale di offrire un’alternativa al modello dominante e una risposta alla situazione di crescente crisi economica, ambientale, sociale e culturale.

I 22 soci fondatori dell’associazione RIES, Rete Italiana per l’Economia Solidale, sono:
DES MODENA, GASTORINO, CAES, DESR PARCO SUD, ALTRO MODO FLEGREO, ASSOBOTTEGHE, FEDERAZIONE PER L’ECONOMIA DEL BENE COMUNE ITALIA, AERES VENEZIA, FONDAZIONE FINANZA ETICA, RES LOMBARDIA, CO-ENERGIA, RETE GAS PATTANTI MARCHE, EQUO GARANTITO, CRESER, MERCATO & CITTADINANZA (rete CS Bergamo), BILANCI DI GIUSTIZIA 2.0, DES ALTRO TIRRENO, OLTRE MERCATO SALENTO, SOLIDARIUS ITALIA, ASS. DECRESCITA, FAIRWATCH, DES OLTRECONFIN

Ecco i 9 membri del neoeletto Consiglio Direttivo della RIES:
Jason Nardi, Patrizio Monticelli, Domenico Maffeo, Davide Biolghini, Adanella Rossi, Virginia Meo, Diego Moratti, Pietro Negri, Maria Teresa Pecchini.

Si chiamerà ABUSIF, ma sarà abusivo solo di nome.

“Il Distretto di Economia Solidale Altro Tirreno applaude all’iniziativa dei venditori ambulanti di Pisa che in maniera propositiva e creativa si stanno confrontando con l’amministrazione comunale sulla possibilità di uscire dall’abusivismo senza arrivare all’applicazione anche a Pisa della Legge Minniti circa la possibilità di attivare dispositivi di allontanamento immediato dai luoghi dove essi svolgono la vendita ambulante. Seguiremo con interesse il loro progetto di lancio del marchio “ABUSIF, abusivo solo di nome” che sostituirà i marchi contraffatti delle grandi marche nei loro prodotti in vendita.

Per informazione inseriamo di seguito a questo comunicato la loro presa di posizione pubblica.

Il Distretto di Economia Solidale Altro Tirreno

Si chiamerà ABUSIF, ma sarà abusivo solo di nome. Continua a leggere

21 gennaio 2017: giornata europea Stop CETA

La Campagna Stop TTIP Italia rilancia la Giornata europea di mobilitazione decentrata Stop CETA del 21 gennaio prossimo, per aumentare la pressione sugli europarlamentari in vista della ratifica dell’accordo di libero scambio con il Canada prevista per il 14 febbraio a Strasburgo.

Partecipa anche tu, contribuisci a fermare l’accordo tossico Canada – Unione Europea: organizza un volantinaggio, partecipa a un presidio, invia tweet e messaggi agli europarlamentari della tua circoscrizione, fai sentire la tua voce e contribuisci a bloccare un accordo commerciale insostenibile.

Vuoi partecipare?
Ecco cosa puoi fare… nelle piazze, sul web, su twitter, su facebook, in email

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ASSEMBLEA GENERALE DESAT / Sabato 14 gennaio 2017 / ore 15.30 Toscana Biologica – Pisa

Il DES Altro Tirreno sta organizzando l’assemblea generale per sabato 14 gennaio 2017 a Pisa presso il negozio di Toscana Biologica in via Aurelia 4 a Pisa, nel pomeriggio alle 15.30.

L’attuale direttivo ha pensato di invitare alla propria assemblea le realtà sociali e produttive che operano nel territorio che il DES AT ha scelto come suo riferimento e che sono attive negli ambiti che riteniamo importanti e coerenti con i nostri principi.

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Manifestazione per salvare il progetto Gorgona (Livorno 18 giugno 2016 ore 11.00 – Piazza G. Micheli – monumento Quattro mori)

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Manifestazione organizzata da Essere Animali, LAV e Ippoasi – a supporto del “Progetto Gorgona”.

QUI la pagina Facebook dell’evento
QUI il comunicato stampa del presidio

Fermiamo le macellazioni degli animali che hanno svolto un importante ruolo nella rieducazione nonviolenta delle persone detenute nell’ultima isola carcere d’Italia.

QUI l’articolo del corriere.it: «Chiudete il mattatoio del carcere di Gorgona». I cittadini in piazza
Sino al 2014 il macello era chiuso, assieme all’avvio di un progetto straordinario di pedagogia della non violenza / di Marco Gasperetti

• • • Cosa è il Progetto Gorgona?
Gorgona è l’ultima isola-carcere presente in Italia, collocata di fronte a Livorno e inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Qui scontano la propria pena alcune decine di detenuti a cui è data la possibilità di lavorare in attività agricole e zootecniche. Infatti sono presenti tutte le specie animali domestiche attorno alle quali si è sviluppata una riflessione originale rispetto alle implicazioni relazionali e rieducative. Continua a leggere

Vandalismo alla Comunità di base delle Piagge (FI)

Comunicato stampa dell’associazione Officina di Economia Solidale (ODES)

L’associazione Officina di Economia Solidale (Odes) è vicina e solidale alla Comunità delle Piagge di Firenze e a don Alessandro Santoro dopo l’atto di violenza e di vandalismo subito la notte del 21 luglio u.s., che vuole colpire la loro attività e il loro servizio per l’accoglienza e la dignità delle persone, in particolare per quelle che si trovano in stato di disagio. Purtroppo lo abbiamo saputo solo in questo momento.i sogni non si bruciano Continua a leggere

Appello per salvare l’esperienza dell’isola di Gorgona: Bene Comune

gorgona_libertà_racheleL’isola carcere di Gorgona negli ultimi anni è stata un importante luogo di sperimentazione pubblica, dove con successo sono state praticate nuove forme di convivenza tra umani e animali. Ora la decisione dell’Amministrazione Penitenziaria di esternalizzare le attività produttive, compresa la gestione degli animali presenti sull’isola, mette a rischio la sopravvivenza del progetto.

L’isola di Gorgona rappresenta un’eccellenza, non solo nazionale ma internazionale, in quanto esperienza innovativa che costituisce un punto di riferimento unico sotto molteplici profili: giuridico, etico, ambientale, sanitario e zooantropologico, ispirato ai principi della nonviolenza e della tutela degli animali presenti, come la popolazione di api e gli altri animali domestici, sottratti alle produzioni zootecniche e alla macellazione.

Lanciamo questo appello al Ministro della Giustizia, e a tutti i soggetti competenti, per chiedere di salvaguardare l’intera esperienza di buone pratiche sviluppate in Gorgona nel corso di tanti anni, escludendo gestioni di stampo privatistico caratterizzate da logiche essenzialmente imprenditoriali e favorire reti di relazioni solidali.

FIRMA ORA ANCHE TU l’appello congiunto di Lav ed Essere Animali.
Chiediamo tutti insieme che l’isola sia fruibile e accessibile e siano applicati criteri di sostenibilità ambientale ed etica.

http://www.lav.it/mass-mailing/salviamo-isola-Gorgona 
http://www.essereanimali.org/2015/05/firma-per-salvare-Gorgona

“NON CI SIAMO DIMENTICATI DI GORGONA, DEI SUOI ABITANTI UMANI E NON UMANI…
ANNI DI SACRIFICI E DI AMICIZIE NON SI POSSONO DIMENTICARE O GETTARE IN MARE COSI’…

Appello Gorgona_firma

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EXPO 2015: la kermesse dell’insostenibilità

m-2YlQ-6_400x400Scarica il comunicato in pdf.
Al di là della retorica istituzionale, Expo 2015 rappresenta la più chiara manifestazione di un modello di sviluppo insostenibile. Nonostante l’obiettivo di voler nutrire il pianeta, la filosofia che ha ispirato e ha dato gambe a tutta la kermesse riprende e rilancia un sistema agroalimentare incapace di rispondere alle esigenze di sovranità alimentare, di equo accesso ad un’alimentazione di qualità, di sostenibilità ambientale davanti alle grandi crisi ecologiche del nostro tempo.

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